Il tedesco dopo il grave infortunio alla caviglia del 2022 è stato protagonista di una grande stagione
 

"E' quasi come la prima volta", dichiarò a luglio un emozionato Alexander Zverev dopo essersi laureato per la prima volta campione dell'Hamburg European Open, suo torneo di casa. "E' così tanto tempo, 18 mesi, sono davvero molto felice in questo momento".

Se una carriera sul circuito Atp può esser divisa in capitoli, alla sua personale storia il tedesco ne ha aggiunto uno dei più avvincenti grazie a un 2023 che ha segnato il suo ritorno ad alti livelli. Dopo i due titoli vinti ad Amburgo e Chengdu, il 20° e il 21° della sua carriera, Zverev è riuscito infatti a qualificarsi per le Nitto Atp Finals per la sesta volta.
 
Non aveva alcuna aspettativa, Zverev, ad accompagnare il suo ritorno in campo dopo aver saltato la seconda parte del 2022 in seguito al brutto infortunio alla caviglia rimediato nella semifinale del Roland Garros giocata contro Rafa Nadal. Nonostante i tre legamenti lesionati della sua caviglia fossero guariti, il bilancio di 3 vittorie e 6 sconfitte con cui si era aperto il suo 2023 era lì a ricordargli quanto lunga ancora fosse la strada verso il completo recupero.
 
"All'inizio dell'anno ricordo che avvertivo ancora un po' di dolore - ha ricordato Zverev all'Atp Tennis Podcast - non riuscivo a muovermi come avrei voluto, non scivolavo bene in campo, e se riguardate quei match potrete rendervene conto".
 
Durante quei primi mesi in cui faticava a ritrovare una condizione simile a quella prima del suo infortunio, Zverev  trovò nel rinnovato amore verso questo gioco un nuovo alleato in grado di regalargli energia positiva utile durante la lunga strada verso il pieno recupero.
 
"Penso che si impari ad apprezzare fino in fondo questo sport", rispose Zverev quando gli fu chiesto semmai avesse imparato qualcosa durante il suo periodo di assenza dai campi, "Si imparano ad apprezzare le brutte giornate così come quelle più belle; il fatto di poter stare in campo, solo quando tutto questo ti viene portato via".
 
"La maggior parte dei giocatori scopre questa sensazione una volta chiusa la carriera, perché non ha avuto infortuni simili e non ha dovuto vivere un periodo come questo. Io me ne sono reso conto prima, e ne sono felice, ma adesso voglio tornare lì dov'ero qualche mese fa".
 
E dove si trovava, esattamente, Zverev prima del suo infortunio? Sarebbe riuscito il due volte vincitore delle Nitto Atp Finals a battere Rafa Nadal in quella semifinale e alzare così al cielo il suo primo titolo in un Grand Slam che gli sarebbe valso anche per la prima volta il n.1 nel ranking? Con il prosieguo della stagione, il tedesco ha lentamente saputo ritrovare proprio quel livello.
 
A luglio Zverev era riuscito a bissare sia la semifinale al Roland Garros che quella colta a Halle, per poi vincere il suo primo titolo dal trionfo del 2021 alle Nitto Atp Finals proprio nella sua Amburgo. Arrivarono poi altre due semifinali a Cincinnati e Pechino, i quarti agli Us Open e un altro successo colto a Chengdu a confermare che il 26enne tedesco ormai era tornato a recitare il ruolo di costante pretendente al titolo.
 
"Sto giocando bene e sono tornato a vincere dei tornei, che è la cosa più importante", ha detto Zverev dopo la vittoria a Chengdu. "Ci sono anch'io, ed è una sensazione che ad inizio anno stentavo ad avvertire perché ancora non mi sentivo così. Adesso ho ritrovato anche la stessa mentalità, che è quella di provare a vincere dei tornei e cercare di essere uno dei migliori giocatori del circuito".
 
A Torino Zverev sarà l'unico altro giocatore, oltre a Novak Djokovic, vincitore già in sei occasioni, ad essersi aggiudicato il prestigioso trofeo più di una volta. Fiducioso di poter migliorare il suo record di 12 vittorie e 8 sconfitte alle Nitto Atp Finals, il tedesco torna ora a riflettere su una stagione che, a prescindere dall'esito di quanto accadrà al Pala Alpitour, resterà per lui segnata da evidenti progressi.
 
"Anche solo per il prestigio di essere qui. Sei uno dei migliori otto giocatori del mondo, ed è automatico sentirsi onorati di far parte di questo evento", ha detto ancora Zverev. "La cosa che rende speciale questo torneo è che durante gli altri appuntamenti si ha il tempo di entrare in clima partita, per trovare il tuo ritmo e il tuo gioco. Ma qui no, non è così. Giochi subito contro uno dei migliori 8 del mondo, è davvero qualcosa di unico, ed è per questo che tutti i giocatori non vedono l'ora di giocarle e lottano così tanto per provare ad essere qui".
 
Forte dell'esperienza passata alle Nitto Atp Finals, Zverev sa bene che una sconfitta alla prima uscita a Torino non minerebbe più di tanto la sua fiducia nei confronti del torneo. A Londra nel 2018 e a Torino nel 2021, il tedesco perse il suo secondo match nel girone, ma in entrambe le occasioni riuscì a riprendersi per poi alzare al cielo il trofeo.
 
"In altri tornei, se avessi perso contro Novak o Daniil sarei finito fuori, ma in quei casi invece sono riuscito ugualmente a laurearmi campione", ha ancora spiegato Zverev, "Penso che vivere bene quel momento sia importante. E sapere di essere uno dei migliori otto giocatori del mondo ed essere in grado di affrontarli è una cosa che adoro fare". 
 
"E' un evento prestigioso, un onore essere qui che io non do mai per scontato".