Rublev sfida Alcaraz: l'analisi tattica di coach Vicente

Promette di essere una sfida feroce. Carlos Alcaraz e Andrey Rublev, sconfitti nella prima giornata delle Nitto ATP Finals rispettivamente contro Alexander Zverev e Daniil Medvedev, si sfidano in una sfida cruciale per restare in corsa per la semifinale.
"Penso che entrambi saranno convinti di poter vincere i prossimi due incontri - ha detto Fernando Vicente, coach di Rublev, ad ATPTour.com -. Come tutti sappiamo, il formato con il girone tiene ancora in corsa tutti. Speriamo di riuscire a vincere".
Nonostante il fatto che si siano allenati insieme nel circuito, Rublev e Alcaraz non si sono mai incontrati: quello di oggi è il loro primo Lexus ATP Head2Head.
"Hanno stili di gioco diversi - ha spiegato Vicente -. Per quanto ci riguarda, credo che Andrey debba fare il suo tennis, quello che fa di solito. Non c'è molto altro da dire. Dovrà dominare gli scambi da dietro, essere aggressivo, giocare come fa quando è in forma.
"Sappiamo tutti che Carlos ha tanta varietà nel suo tennis, può fare serve and volley, può venire a rete dopo la risposta, gioca alla grande le palle corte... Ci aspettiamo che metta in campo tutto questo, siamo preparati a un match complicato fra due top player. Vedremo che succederà dal punto di vista mentale".
Le condizioni di gioco al Pala Alpitour possono favorire uno dei due? "A Andrey piace scambiare - ha detto Vicente -. Se glielo chiedi, ti dirà che gli piace molto giocare sulla terra rossa perché è lì che sente meglio la palla e dove si vedono le tante ore di lavoro. Gli piace sentire che ci sono tanti scambi lunghi nel match - ha proseguito -. Qui il campo è molto veloce. Secondo me, questo aiuta tanto il gioco di Andrey perché la palla va veloce e lui ha colpi piatti non facili da contrastare. Non è la sua superficie preferita ma vedremo come andrà. Forse possiamo dire che il tipo di campo favorisce Andrey".
Rublev potrebbe avere anche un altro significativo vantaggio: contrariamente ad Alcaraz, che è al debutto alle Nitto ATP Finals, il numero 5 del mondo ha già partecipato tre volte in passato e l'anno scorso è arrivato in semifinale, sconfitto da Casper Ruud. Questo aiuta? "Da un lato direi da sì, ma per altri versi no - ha detto il suo coach -. Alla fine l'esperienza si vede in ogni partite. Ci sono giocatori che arrivano in finale tre, quattro, cinque volte, ma magari non le vincono mai.
"Il fatto che abbia giocato di più in questo torneo non sarà un fattore decisivo. Carlos è un giocatore straordinario, ha giocato finali Slam, non credo che l'esperienza qui possa essere decisiva - ha concluso -. Vincerà chi sarà più coraggioso, chiunque riuscirà a fare quello che va fatto. Ogni partita fa storia a sé".