L'obiettivo di Sinner a Torino: "Essere coraggioso in ogni momento"

Il successo sul circuito Atp non si misura sempre basandosi sui titoli vinti. Dipende anche da chi batti, e quando.
Jannik Sinner sa fin troppo bene cosa voglia dire in termini di fiducia prevalere su un avversario diretto su un grande palcoscenico. Il n.4 del mondo ha infatti vinto 9 degli ultimi 11 match giocati contro un top20, inclusi i 4 contro altrettanti rivali che l'azzurro ritroverà in questa edizione delle Nitto Atp Finals.
Dopo aver vinto a Toronto il suo primo titolo in un Masters1000, Sinner battendo consecutivamente Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev a ottobre ha concesso il bis trionfando anche a Pechino per poi ripetersi ancora nell'Atp500 di Vienna dove è riuscito a imporsi su Andrey Rublev e ancora su Medvedev.
"Quando sei in fiducia è un po' più facile giocare, ma quella fiducia devi sapertela costruire", ha detto Sinner ad ATPTour.com il mese scorso. "Non la si può acquistare. E' un aspetto molto importante. Ovviamente più partite si vincono e meglio la si costruisce, ma anche l'avversario contro cui si ottengono queste vittorie è altrettanto importante".
I record ottenuti da Sinner contro Alcaraz e Medvedev alla vigilia di Pechino erano molto diversi. Se la vittoria contro lo spagnolo in semifinale ha portato l'azzurro a guidare nei Lexus ATP Head2Head per 4-3, il bilancio contro il russo prima della finale era per Sinner ancora privo di vittorie nei sei match giocati dai due sul circuito Atp.
"Direi che da un certo punto di vista è una cosa che ti condiziona, ma dall'altro lato sai anche che ogni volta sarà sempre diverso", ha risposto Sinner a chi gli chiedeva quanto le passate sfide contro un avversario potessero influenzare. "Ovvio che ne tieni conto".
"Può essere che alcuni stili di gioco si addicano meglio contro alcuni rispetto ad altri, ma di norma occorre farsi trovare pronti in quel giorno, non pensare a quanto accaduto in passato, anche se si è in testa negli scontri diretti. Si tratta di essere coraggiosi in ogni circostanza".
In Cina Sinner ci è riuscito dominando due tie-break e cancellando infine lo zero dalla voce delle vittorie contro Medvedev, per poi bissare quel successo con un'altra vittoria in tre set a Vienna contro lo stesso rivale. Nonostante le sei sconfitte rimediate nei match contro Medvedev potessero rappresentare un bel fardello psicologico, Sinner si è reso conto che alcune modifiche tattiche lo hanno aiutato a invertire il trend.
"Credo che la ragione sia da ricercarsi più nel tennis che nell'aspetto mentale, perché contro di lui ho un po' cambiato il mio modo di giocare", ha detto Sinner, "Prima non mi sentivo pronto per farlo, ma ogni giorno mi stavo allenando nel modo giusto per provare a far sì che questo accadesse. Ci sono riuscito, e certamente anche l'aspetto mentale ha avuto un suo ruolo perché poi devi anche saperti far trovare pronto in partita per farlo. Quindi credo sia una combinazione tra tennis e mentalità".
L'abilità di adattare il suo gioco a diversi avversari di alto livello potrebbe essere per Sinner la chiave in vista della preparazione per la sua seconda apparizione alle Nitto Atp Finals sul palcoscenico di casa. Ma, a differenza di quanto accaduto nel 2021, quando da riserva prese il posto dell'infortunato Matteo Berrettini, questa volta non ci sono dubbi ad accompagnare la sua presenza nell'ultimo prestigioso atto della stagione.
"Per me fu un brutto momento perché Matteo si infortunò", ha dichiarato Sinner ad ATP Tennis Podcast. "Fu dura giocare per lui, ma credo di esser riuscito a gestire bene quella situazione. Ho giocato due belle partite e non vedo l'ora di tornarci per prendervi parte da qualificato".
"Credo che ci si senta meglio quando ci si arriva così, perché se ce l'hai fatta a qualificarti vuol dire che hai disputato un'ottima annata e io ovviamente sono molto felice di ritrovarmi in questa condizione".
Saranno in molti a seguire quest'anno a Torino le vicende dei tre più giovani finalisti presenti alle Nitto Atp Finals. Oltre al 22enne Sinner, ci saranno infatti anche i due 20enni Carlos Alcaraz e Holger Rune, entrambi al debutto e decisi a chiudere alla grande le rispettive stagioni. Sinner si è detto emozionato all'idea di dividere il palcoscenico del Pala Alpitour con i suoi due giovani rivali.
"Penso sia bello per questo sport che ci siano giovani giocatori in ascesa", ha detto Sinner, "Ed è altrettanto bello far parte di questa rivalità, perché spero che sarà una di quelle in cui riusciremo tutti a esprimere un buon livello e a vivere bei momenti".
A differenza di Alcaraz e Rune, Sinner - il cui bilancio alle Nitto Atp Finals è di 1 vittoria e 1 sconfitta - potrà contare sul sostegno del pubblico di casa. E a prescindere da come andranno le cose, l'idea di giocare in casa non dispiace affatto al giovane azzurro.
"Il pubblico sarà dalla mia parte, è chiaro, e farò del mio meglio per provare a rendere tutti felici e vincere quante più partite possibili", ha chiosato Sinner. "Ma devo anche godermi questo momento, sarà di sicuro bello così come spero sia bello il mio torneo".