Un ritrovato Rune prenota il suo debutto alle Nitto Atp Finals
9 November 2023

© ATP
Il danese si presenterà a Torino sotto la guida del suo nuovo coach Boris Becker
Il 2023 di Holger Rune si è sviluppato come una sceneggiatura in tre atti. Ad un avvio di stagione segnato dai primi successi, è seguito un periodo ricco di sfide e scarsi risultati prima che il danese riuscisse nelle ultime settimane a rimettersi in carreggiata e a staccare il suo biglietto per l'emozionante ultimo atto delle Nitto Atp Finals.
Dopo esser stato a Torino l'anno scorso come riserva, all'indomani del suo primo titolo in un Masters1000 colto al Rolex Paris Masters, Rune quest'anno dopo i quarti di finale raggiunti al Roland Garros e a Wimbledon sembrava ben lanciato per quello che sarebbe stato il suo debutto vero e proprio al Masters di fine stagione. Prima ancora il 20enne era riuscito anche a giocare a Montecarlo la sua seconda finale in un Masters1000 per poi difendere la settimana successiva a Monaco il titolo lì vinto l'anno scorso.
"Se avessi continuato a giocare come fatto nei primi sei mesi ce l'avrei fatta facilmente", ha dichiarato Rune in merito alla sua progressione nella Pepperstone Atp Live Race per Torino. E invece, dopo Wimbledon, il danese ha faticato non poco collezionando un record di una sola vittoria e ben cinque sconfitte da agosto fino alla metà di ottobre. Risultati che lo hanno costretto a lottare fino al suo ritorno a Parigi-Bercy da campione in carica prima di dirsi certo del suo posto alle Nitto Atp Finals.
"Ma va bene, è una bella lotta", disse Rune sulla sua situazione di classifica alla vigilia dell'ultimo Masters1000 dell'anno. "E' l'ultima fatica della stagione, e sono pronto a dare tutto".
Parte delle difficoltà vissute verso la metà della stagione, per Rune sono da attribuire all'instabilità presente all'interno del suo team. Così, a ottobre, ecco l'annuncio dell'ingresso in squadra di Boris Becker come suo nuovo coach. Da allora il danese è riuscito a ritrovare la condizione smarrita cogliendo la semifinale a Basilea e i quarti di finale a Parigi, risultati con i quali è riuscito a confermare la sua presenza a Torino.
"Ho avuto molti problemi all'interno del mio team", disse Rune prima di iniziare la difesa del suo titolo a Parigi, "credo che quanto più un atleta o un tennista siano circondati da pace e tranquillità, tanto meglio riescano poi a performare quando chiamati a farlo. In loro assenza diventa più difficile mantenere la giusta concentrazione. E' stato indubbiamente difficile raggiungere quella versione di me che avevo chiara nella mia testa, e questo non è un bene per nessun atleta".
Rune ha poi parlato di alcune piccole modifiche apportate al suo gioco da quando ha iniziato a collaborare con Becker, ma sono la sua nuova chiarezza e la ritrovata tranquillità ad aver svolto un ruolo principale nei suoi recenti progressi. Il danese, dopo aver conosciuto da riserva la luce dei riflettori delle Nitto Atp Finals la scorsa stagione, quest'anno vivrà l'esperienza di Torino all'insegna di una nuova calma.
Un'opportunità che riuscì a guadagnarsi grazie ai due titoli vinti in stagione e alle due finali colte negli ultimi quattro tornei giocati. Cosa portò con sé da quell'esperienza a Torino?
"Di sicuro tanta voglia di farcela quest'anno", disse. "L'anno scorso sarebbe stato bellissimo riuscire a farcela (da qualificato diretto), ma in fondo non me l'aspettavo davvero. Perché prima degli ultimi tre tornei non ci ero andato neanche vicino. Poi però diedi quell'ultima spallata e tutto d'un tratto la cosa divenne possibile. Anche se durante Parigi-Bercy continuai a non pensarci perché affrontai un top10 in ogni partita e mi aspettavo di poterle perdere tutte".
"E' accaduto, e quest'anno è successa la stessa cosa: non vado certo in cerca delle Finals, penso solo a fare tutto quel che posso una volta in campo. Per poi alla fine sperare di potercela fare".
Ora che è sicuro del suo posto alle Nitto Atp Finals per la prima volta in carriera, Rune si sta preparando a una sfida ancora più dura di quella da lui vinta l'anno scorso a Parigi. Da ottavo qualificato nella Pepperstone Atp Live Race per Torino, il danese si ritroverà infatti a sfidare i suoi avversari in un ambiente dove la pressione sarà di certo altissima.
"La competizione è davvero altissima", ha sottolineato riferendosi ai suoi avversari sul circuito Atp, alcuni dei quali potrebbe ritrovarseli di fronte nel Masters di fine stagione. "Occorre essere molto bravi, non accontentarsi del proprio livello, migliorare un po' ogni giorno per provare a sopravvivere e, se si vuol provare a fare ancora meglio, cercare di far grandi cose quando si è in campo, sia fisicamente che dal punto di vista del gioco. E' un processo generale e in costante sviluppo".
Un lavoro interminabile, che Rune, per sua fortuna, affronta con gioia.
"E' sempre più divertente", ha detto, "Ad ogni giornata trascorsa giocando, tutto diventa più divertente".
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