Il serbo ha sconfitto in finale Casper Ruud

Novak Djokovic ha fatto ancora una volta la storia domenica, conquistando a Torino la sesta corona delle Nitto ATP Finals. Dopo la vittoria due set a zero contro Casper Ruud, il serbo ha rivelato che il fuoco dentro di lui arde più vivo che mai.

"Non so cosa mi riservi il futuro, ma so che nella mia mente c'è ancora una grande voglia di vincere trofei", ha detto Djokovic nella conferenza stampa post-partita. "Fare la storia di questo sport, competere ai massimi livelli in tutto il mondo, regalare emozioni agli appassionati di sport e di tennis. Questo è ciò che mi dà la carica”.

"Sento molti fattori motivazionali insieme al momento: di sicuro la motivazione non mi manca. Certo, tutti noi abbiamo giornate o settimane negative. Ma in generale la passione è ancora viva".

Il 35enne, che è salito al n. 5 della classifica Pepperstone ATP Live, ha perso un solo set lungo il percorso che lo ha portato alla conquista del titolo a Torino e a diventare un campione imbattuto. Djokovic ha ammesso di essersi sentito vicino al suo meglio in questo prestigioso evento di fine anno, ed è ripartito dal Piemonte pieno di fiducia.

"Mi vedo sempre come il miglior giocatore del mondo", ha detto Djokovic. "Ho questo tipo di mentalità e questo tipo di approccio. Indipendentemente da chi si trova dall'altra parte della rete, dalla superficie, dalla stagione, dal numero degli anni passati nel circuito professionistico. È sempre la stessa cosa. Le ambizioni sono le più alte possibili”.

"Ho avuto un finale di stagione fantastico, ho vinto la maggior parte dei tornei indoor che ho giocato", ha poi aggiunto Djokovic. "Ho sempre raccolto grandi successi nella stagione indoor. Giocare in Italia, in un paese dove amo giocare, dove [ho] un legame davvero speciale con la gente, rende questo trofeo e questa vittoria ancora più speciali".

La vittoria di Djokovic contro Ruud, che lo ha portato a pari merito con Roger Federer per quanto riguarda i sei titoli vinti nell’evento ATP che chiude la stagione, è stata ancora più speciale per il serbo per il fatto di avere la sua famiglia che assisteva a bordo campo. Nole, vincitore di ben 91 titoli nel circuito, ha avuto l'opportunità di trascorrere questa settimana a Torino con il figlio Stefan e la figlia Tara e ritiene che la loro presenza sia stata fondamentale per il suo successo in campo.

"Sono molto grato a mia moglie e ai miei figli per essere venuti. Non mi capita spesso di avere questi momenti con loro nel Tour, quindi ovviamente cerco di godermeli il più possibile", ha detto Djokovic. "Ho portato entrambi i miei figli, in particolare mio figlio, a molte sessioni di allenamento, riscaldamento e partite. Ha fatto un gran tifo durante la finale. Sono rimasto molto sorpreso. Ho potuto sentire la sua voce per tutto il tempo. Era molto coinvolto”.

"Mi rendono la vita nel Tour più facile. Le pressioni, le aspettative, le tensioni che normalmente si vivono in un grande torneo come questo, quando ci sono loro, si abbassano un po', così posso avere del tempo libero, del tempo di qualità con la mia famiglia. Questo mi tranquillizza e mi dà serenità per ritrovare il giusto equilibrio e giocare il mio miglior tennis il giorno dopo. Ho molto a cuore questi momenti. Spero che crescendo i miei figli si rendano conto ancora di più dei momenti speciali che stiamo vivendo insieme".