In palio il trofeo delle Nitto ATP Finals

Al Pala Alpitour si sono esibite alcune delle celebrità più importanti del mondo: da Bob Dylan a Madonna, dagli U2 fino a Rihanna. Ma nessuno ha saputo far tremare la sede delle Olimpiadi del 2006 come Jannik Sinner.

“Ole! Ole, Ole, Ole! Sinner! Sinner!”

I cori hanno scosso la struttura nell'ultima settimana accompagnando la corsa dell'italiano alle Nitto ATP Finals fino alla finale che farà di lui il primo azzurro a poterla giocare nella storia dell'evento. Nelle viscere dell'arena, le vibrazioni costanti causate dalla folla assomigliano più a quelle di un concerto rock che a quelle innescate da una partita di tennis.

Sinner è così popolare da queste parti che una delle strade che costeggiano il Pala Alpitour è fiancheggiata da dozzine di striscioni delle Nitto ATP Finals con la sua immagine. Per l'italiano si direbbe che sia arrivato il momento di elevarsi, più di quanto fatto fino ad ora, in una vera e propria icona nazionale.

Ma dopo aver ottenuto quattro vittorie impressionanti a Torino, Sinner ha ora un grosso ostacolo davanti a sé. Cinque giorni dopo averlo battuto al termine di un match straordinario, l'italiano dovrà ora concedere il bis tornando a battere il n.1 del mondo Novak Djokovic se vorrà conquistare il più grande trofeo della sua carriera.

“Le partite precedenti non contano. Soprattutto con questo format, puoi vincere una partita e perdere quella successiva. È diverso", ha detto Sinner. “Ma sono comunque felice di poter scendere in campo ancora una volta qui a Torino. C'é una bella atmosfera e spero di poter offrire del buon tennis”.

Martedì Sinner ha giocato uno dei migliori tennis della sua carriera contro Djokovic, battuto 7-5, 6-7(5), 7-6(2) in un'avvincente contesa all'insegna della forza di volontà durato più di tre ore. Il favorito di casa alla fine è riuscito a cavalcare l'energia del suo pubblico chiudendo in grande stile la partita registrando così il primo successo della sua carriera contro il serbo.

Guarda gli highlights di Sinner vs Djokovic nel Round-Robin:

Djokovic è arrivato al tie-break del set finale con un sensazionale record di 30-7 nei tie-break di questa stagione. È ormai un dato di fatto che, quando conta di più, il serbo trovi una marcia in più in virtù della quale, senza commettere più alcun errore, riesca a esaurire le forze dei suoi avversari.

Ma in quello che era uno dei momenti più importanti della sua vita, Sinner si è dimostrato all’altezza della situazione. Djokovic ha neutralizzato molti specialisti nel gioco potente da fondo campo nella sua carriera, ma il 22enne è stato abbastanza coraggioso da continuare a sparare le sue munizioni e a portarsi avanti 5-0, un vantaggio che ha finito col rivelarsi inattaccabile anche per il sei volte campione delle Nitto ATP Finals.

Djokovic, che già così tante volte era riuscito a tirarsi fuori da situazioni delicate - e che era riuscito anche a riprendersi dopo un calo in avvio di 3°set - non ha potuto far nulla stavolta per evitare che la sua striscia di 19 vittoria consecutive giungesse al termine, così come constare che le sue speranze di approdare in semifinale erano ormai appese a un filo.

“Bisogna semplicemente congratularsi con lui. Ha appena giocato una partita fantastica. Questo è quello che gli ho detto a rete", ha detto Djokovic in quel momento. Penso che nei momenti più importanti abbia giocato la sua miglior partita e meritasse assolutamente di vincere”.

Alla domanda sulla possibilità di affrontare nuovamente Sinner alla fine della settimana, Djokovic ha respinto l'argomento, dicendo che "c'è ancora molta strada da fare per riuscirci". E aveva ragione. Se Holger Rune avesse sconfitto Sinner nell'ultima partita del Gruppo Verde, Djokovic sarebbe stato eliminato dal torneo.

Invece, Sinner ha sconfitto il numero 3 del mondo Daniil Medvedev nella prima semifinale, mentre Djokovic ha battuto il numero 2 Carlos Alcaraz nella seconda, dandosi così la possibilità di una rivincita.

Djokovic tenterà di diventare il terzo giocatore in sei anni a vendicare in finale una sconfitta subita nel girone. Alexander Zverev ha riscattato l'esito del primo match in finale contro Daniil Medvedev (2021) e Djokovic (2018). Il serbo ce l'ha fatta contro Roger Federer nel 2015.

Djokovic, che ha vinto 97 titoli in carriera e raggiungerà le 400 settimane da numero 1 del mondo lunedì, sarà motivato a staccare Roger Federer in testa alla classifica dei campioni più titolati nella storia delle Nitto ATP Finals.

Nonostante la sconfitta subita nel girone a Torino, Djokovic è avanti 3-1 nei Lexus ATP Head2Head contro Sinner. Ora starà al 22enne l'onere di confermare quel successo.

La sola cosa più difficile dell'arrivare in cima alla montagna più alta è evitare che arrivi qualcuno a buttarti giù. Riuscirà Sinner, orgoglio d'Italia, a respingere di nuovo l'assalto di Djokovic?

Sinner ha dimostrato di non temere la pressione. Già da giovane, ha dato il meglio in queste condizioni. Nel 2019 ha vinto le Next Gen ATP Finals presented by NEOM a Milano. Dalla sconfitta in semifinale contro Djokovic a Wimbledon, ha vinto otto partite consecutive contro Top 10.

Sinner cercherà di sfruttare a suo vantaggio il supporto dei tifosi, fra cui non mancheranno i Carota Boys, a loro volta una rivelazione. Molti tifosi sabato hanno indossato abiti arancioni o addirittura giubbotti catarifrangenti per mostrargli il loro sostegno.

Ma nei grandi tornei Djokovic ha sempre usato a suo vantaggio il tifo del pubblico per il suo avversario. Probabilmente al posto dei cori “Ole! Ole, Ole, Ole! Sinner! Sinner!” sentirà “Ole! Ole, Ole, Ole! Novak! Novak!”.

Dal punto di vista del tennis, piccoli dettagli hanno fatto la differenza nella loro sfida nel girone. In quell'occasione hanno vinto 109 punti a testa, e Djokovic ha completato il match con una percentuale migliore di punti vinti al servizio con la prima e con la seconda. "Non penso di aver sbagliato tanto" ha detto Djokovic allora.

Semplicemente, l'ex promessa dello sci ha giocato il suo tennis migliore quando contava di più. Djokovic, comunque, non ha permesso alla sconfitta di influenzarlo, come dimostra la vittoria su Alcaraz a cui ha concesso solo cinque game in semifinale.

"Sta giocando un tennis fantastico, probabilmente il migliore della sua vita - ha detto Djokovic di Sinner -. Nel girone abbiamo giocato una partita tiratissima, mi ha battuto 7-6 al terzo. C'era un'atmosfera incredibile, davvero elettrica. Non mi aspetto niente di meno, anzi probabilmente il pubblico sarà ancora più rumoroso. E' la finale, mi sono già trovato molte volte in questa situazione. Sono felice di come mi sento e di come sto giocando, spero di riuscire ad esprimere il mio tennis migliore".

Riuscirà Sinner a fare la storia o sarà Djokovic a prendersi la sua rivincita?