Il serbo è a una vittoria dal record di sette titoli alle Nitto ATP Finals
 

Dopo un anno di battaglie intense contro Carlos Alcaraz, Novak Djokovic l'ha sconfitto 6-3, 6-2 in semifinale alle Nitto ATP Finals.

Djokovic è stato al suo meglio per tutti gli 88 minuti di partita a Torino e ha ottenuto la sua terza vittoria in quattro Lexus ATP Head2Head stagionali con Alcaraz. Il serbo gli ha dato poche possibilità di attaccare, ha giocato con costante profondità e ha completato un break per set assicurandosi così un posto in finale contro Jannik Sinner.

"Nelle prime tre partite ho speso molto tempo in campo, perciò oggi non sapevo come mi sarei sentito stasera - ha detto Djokovic -. Quest'anno non sono stato così brillante nel secondo e nel terzo incontro del girone, ma stasera ho sentito bene la palla fin dall'inizio. 

"Ho affrontato il match con l'approccio e la mentalità giusti, sapevo che sarebbe stato molto intenso fin dal primo punto. Carlos ha avuto due palle break nel primo game, quando è andato avanti 15/40. Lui dà sempre il massimo in questo tipo di partite, inizia subito giocando un tennis di grande qualità e intensità. Tu devi essere capace di contrastarlo e di affrontare la tempesta, io ci sono riuscito".

Djokovic e Alcaraz si sono affrontati quest'anno, oltre al Roland Garros, nella finale di Wimbledon vinta dallo spagnolo in cinque set, e in quella di Cincinnati in cui si è imposto il serbo dopo aver salvato un match point. L'ultimo capitolo della rivalità non ha toccato lo stesso livello di incertezza. Djokovic ha infatti sfruttato tutte le occasioni per vincere nel primo confronto diretto sul duro indoor.

Ora a Djokovic manca una sola vittoria per diventare campione delle Nitto ATP Finals per la settima volta, staccando così Roger Federer come campione più titolato di sempre nella storia del torneo. Il 36enne ha chiuso il girone a Torino con un record di 2-1. L'unica sconfitta l'ha incassata proprio con Sinner, che ritroverà in finale.

"Sta giocando un tennis fantastico, probabilmente il migliore della sua vita - ha detto Djokovic di Sinner -. Nel girone abbiamo giocato una partita tiratissima, mi ha battuto 7-6 al terzo. C'era un'atmosfera incredibile, davvero elettrica. Non mi aspetto niente di meno, anzi probabilmente il pubblico sarà ancora più rumoroso. E' la finale, mi sono già trovato molte volte in questa situazione. Sono felice di come mi sento e di come sto giocando, spero di riuscire ad esprimere il mio tennis migliore".

Djokovic tenterà di diventare il terzo giocatore in sei anni a vendicare in finale una sconfitta subita nel girone. Alexander Zverev ha riscattato l'esito del primo match in finale contro Daniil Medvedev (2021) e Djokovic (2018). Il serbo ce l'ha fatta contro Roger Federer nel 2015.


La semifinale non è certo iniziata in maniera morbida per Djokovic, che si è trovato sotto 15/40 nel game d'apertura al servizio. Probabilmente perché consapevole della potenza di Alcaraz, il serbo ha rischiato con la seconda di servizio e la scelta ha pagato, considerato che ha vinto quattro punti di fila, tenendo così il servizio.

Il primo set, molto equilibrato, si è deciso nell'ottavo gioco quando Djokovic ha alzato il suo livello in risposta e completato un break chiave prima di tenere la battuta a zero.

Nonostante una prestazione solida al servizio, come dimostrano i dieci ace, Alcaraz ha incontrato grandi difficoltà quando ha provato ad aprire una breccia con regolarità nel muro difensivo di Djokovic sul veloce campo del Pala Alpitour. Il serbo è salito 3-2 con un break di vantaggio nel secondo set, e nel game successivo si è ancora una volta salvato da 15/40 prima di tenere il servizio e involarsi verso la vittoria.

"Ho servito bene nei momenti importanti, la partita è cambiata quando ho ottenuto il break sul 4-3 con palle nuove - ha detto Djokovic -. Lui ha sbagliato un paio di rovesci e io da quel momento ho giocato un tennis praticamente senza errori".