Gli ex vincitori del torneo vedono un altro lato delle Nitto ATP Finals - e di se stessi - come riserve dell’edizione 2024

Ecco un po' di curiosità sui sostituti di quest'anno alle Nitto ATP Finals. Grigor Dimitrov e Stefanos Tsitsipas, riserve in questa edizione, sono entrambi ex campioni, avendo vinto al loro debutto rispettivamente nel 2017 e nel 2019. Inoltre, sono i giocatori meglio classificati al mondo a utilizzare un rovescio a una mano.

Quindi il bulgaro e il greco non hanno avuto difficoltà a trovare argomenti di conversazione questa settimana mentre trascorrevano il tempo insieme all’Inalpi Arena, aspettando un segnale per entrare in campo come sostituti in caso di malattia o infortunio di un giocatore qualificato.

"Ogni giorno ci siamo allenati insieme e abbiamo chiacchierato molto," ha detto Dimitrov, che ha vinto la finale al debutto nel 2017 ma non è più stato tra nell’èlite degli otto migliori del mondo da allora. "Per la nostra amicizia, e per vivere un'esperienza del genere al di fuori della competizione, penso che sia fantastico."

Anche Tsitsipas, unico giocatore ad aver vinto sia le Next Gen ATP Finals che le Nitto ATP Finals (nel 2019), ha apprezzato il tempo trascorso con Dimitrov, contro cui è in vantaggio 6-2 nei confronti diretti Lexus ATP.

"Abbiamo passato un po' di tempo insieme. È un tipo in gamba. Mi piace molto," ha detto Tsitsipas, che si è qualificato per l'evento negli ultimi cinque anni. "Abbiamo sicuramente avuto il tempo di discutere di alcune cose e divertirci un po'. Non avevo mai visto questo lato di Grigor prima. Perché nel circuito siamo sempre concentrati su noi stessi. Qui invece è molto più rilassato e divertente."

ATP Tour.com ha avuto modo di fare qualche domanda alle due riserve di lusso del torneo durante il loro breve incontro con i media, con qualche domanda alternativa...

ATP Tour: Grigor, quest'anno hai ottenuto 46 vittorie e te ne servono altre 41 per arrivare a 500. Quindi immaginiamo uno scenario perfetto per il prossimo anno, in cui vinci la tua 500ª partita centrando un titolo importante. Quale sarebbe il tuo scenario ideale?

Dimitrov: Sarebbe una cosa grandiosa. Mi piacerebbe pormi un obbiettivo così. Lo scenario? Non saprei. Probabilmente uno Slam, darebbe un bel risvolto alla cosa.

ATP Tour: Potresti ottenere 41 vittorie entro Wimbledon con una stagione “calda”?

Dimitrov: Dovrebbe essere una stagione molto calda. Se ci riuscissi, se avessi 41 vittorie entro allora, penso che sarebbe un buon segno. Allora sì, sarei in corsa. Ma allo stesso tempo, mi piace sempre fissarmi degli obiettivi ambiziosi. Non posso dire che sia il mio piano ma se mi chiedi se mi piacerebbe arrivarci ti dico assolutamente sì. Penso che questo sarà l’aspetto cui guarderò con più interesse la prossima stagione. Non solo per continuare ad esprimermi ad alto livello, ma anche per essere più costan

ATP Tour: La partita dei sogni: contro quale campione del passato ti piacerebbe giocare?

Tsitsipas: Ne ho molte. Sceglierò il nostro capitano della Laver Cup, Bjorn Borg.

ATP Tour: Come si confronterebbe il tuo rovescio a una mano contro il suo rovescio a due mani? Supponiamo che entrambi usiate racchette di legno.

Tsitsipas: Penso che, con la mia tecnica, riuscirei a gestirlo abbastanza bene con la racchetta di legno. Ho una tecnica piuttosto classica.

ATP Tour: È improbabile che vedremo un rapido aumento dei giocatori di alto livello che ritornano al rovescio a una mano. Pensi che siamo al punto più basso e che potremmo vedere un graduale aumento di rovesci a una mano in futuro?

Tsitsipas: Penso che siamo più o meno al punto più basso. Il mio obiettivo è riportarlo in auge. Ho fatto da mentore ad alcuni giovani giocatori. Li sto incoraggiando ad adottare il rovescio a una mano. Sto facendo la mia parte in questo. Sto cercando di spingerli il più possibile, perché non voglio che questo colpo sparisca. E l'un

ATP Tour: Parlaci dei vantaggi del l rovescio a una mano?

Tsitsipas: È un colpo spettacolare. Un vantaggio è che hai un allungo molto migliore rispetto a un rovescio a due mani. Certo, richiede un po' più di forza e più lavoro per perfezionarlo. Ma è uno dei colpi più belli nel tennis, per me non ce n’è uno più bello. E penso che la combinazione tra slice e rovescio a una mano renda questa transizione molto più facile rispetto a quando giochi con un rovescio a due mani.