Binaghi: “Questa partita la vinco, torneo nel nostro Paese anche dopo il 2025. Torino primo interlocutore”

Cronaca di un successo annunciato, impreziosito dall’impresa di uno straordinario Jannik Sinner, primo italiano nella storia a raggiungere la finale. Registrando record su record – in termini di biglietteria, sostenibilità e spettacolarità, dentro e fuori dal campo – la terza edizione torinese delle Nitto ATP Finals, il torneo più atteso della stagione, non ha tradito le aspettative della sconfinata platea internazionale di tifosi e addetti ai lavori.
A poche ore dall’avvincente sfida tra l’azzurro e il n. 1 del mondo Novak Djokovic, il Pala Alpitour ha ospitato la consueta conferenza stampa di fine evento che ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo e del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

IL RINGRAZIAMENTO ALLE ISTITUZIONI – Ad aprire la conferenza, è stato il numero uno della FITP, Angelo Binaghi: “Comincio con il ringraziare il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e per suo tramite il Governo. Ieri abbiamo avuto qui al Pala Alpitour il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, oggi ci saranno i ministri della Pubblica Amministrazione Zangrillo e avremo il ministro del Turismo Daniela Santanché, che ha sostenuto l'evento con un contributo importante. Tra i nostri sponsor c'è infatti Italia.it che promuove le bellezze dell'Italia nel mondo. Il ministro Abodi ci ha dato qualche consiglio, che abbiamo accolto. Ci ha detto "non bisogna mai stravincere" ma gli ho spiegato che è al di fuori della nostra portata in questo momento perché questo dipende dai successi di Sinner. Ci ha detto che può essere antipatico per gli altri esprimere quell'altro con paragoni, e li abbiamo aboliti tutti. Abbiamo fatto tesoro della sensibilità sua e del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, rispetto al sociale. E quindi avremo una parte di questa conferenza che parlerà proprio degli impatti sociali della manifestazione. Ringrazio Sindaco e Governatore che esprimono un territorio fantastico in cui ci sono istituzioni come il Prefetto, il Questore, la Commissione di Vigilanza che hanno dato una risposta straordinaria. sono tutti felici: i giocatori, i turisti, l'ATP. Ho un'esperienza pluri-ventennale nello sport, ma sono successe due cose che non avevo mai visto prima. Mi sono permesso di notare all'inizio di queste Nitto ATP Finals come questo palazzetto avesse un certo numero di posti che non potessero essere fruiti da questo pubblico che aumentava di giorno in giorno. Con una riunione straordinaria della Commissione di Vigilanza su input delle autorità locali, questi posti sono stati sbloccati e hanno permesso a circa 1200 persone di poter assistere allo spettacolo. Grazie, non solo a nome loro ma di tutto il tennis italiano. Siete stati bravissimi anche nel riuscire a garantire la continuità dei servizi in un momento di sciopero generale. Questa manifestazione rappresenta un bell'esempio di partenariato pubblico-privato. Partiamo utilizzando risorse pubbliche, che sono risorse economiche e operative perché beneficiamo dell'aiuto e dell'esperienza di Sport e salute, delle risorse e dell'operatività del Comune e della Regione. Quel che è stato fatto per promuovere l'evento sul territorio è sicuramente molto positivo. Nel Comitato Tecnico di gestione con i loro rappresentanti Paolo Damilano e Mimmo Carretta abbiamo sintonia totale, anche perché altrimenti non si potrebbero ottenere risultati di questo livello. Ci mettiamo le nostre risorse, in particolare il know-how della FITP e dell'ATP, attraiamo notevoli capitali stranieri e svolgiamo un servizio di interesse pubblico di alta qualità, con un forte impatto sociale, economico e sportivo. Alla fine di tutto questo discorso rendiamo allo Stato un po' di quattro volte le risorse che investe in questa manifestazione, e di questo sono particolarmente orgoglioso. La fiducia che a suo tempo ci diedero l'allora Sottosegretario con Delega allo Sport Giorgetti, e l'allora presidente del Credito Sportivo Abodi, credo sia stata ben riposta. Abbiamo reso profittevole questo investimento da qualunque punto di vista. Quest'anno abbiamo assistito a una manifestazione eccellente dal punto del livello tecnico. Avendo avuto 15 sessioni continue di sold out in questo che è palazzetto più grande d'Italia, questo è l'evento di maggior successo nella storia dello sport in Italia”.

L’IMPATTO ECONOMICO, SOCIALE, SPORTIVO DELLE Nitto ATP FINALS E DEL FENOMENO SINNER – Il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel ha poi analizzato i numeri relativi all’impatto economico e a quello sociale generati dalla manifestazione: “L'impatto economico delle Nitto ATP Finals 2023 è anche superiore rispetto a quanto presentato alla vigilia. Abbiamo registrato 174.402 mila biglietti venduti, e 124.804 mila spettatori unici. Il 40,9% degli spettatori arriva dall'estero, da 95 Paesi diversi. I restanti italiani, un terzo dal Piemonte e due terzi dalle altre regioni. Questi sono i risultati dello studio di Ernst&Young. Lo studio di dice che in media chi viene alle Nitto ATP Finals resta tre giorni, con una spesa media di 311 euro. Ma su questo ho molte perplessità perché, per un indirizzo molto cautelativo, non vengono presi in considerazione gli hotel 5 stelle lusso né vengono considerate le prenotazioni delle stanze singole, tant'è che il valore medio del pernottamento, di 108 euro, è sottostimato per me in questo periodo.

Applicando le aliquote fiscali, il risultato mi sembra degno di nota. Sommando l'impatto economico diretto, quello indiretto e quello indotto arriviamo a un impatto totale di 306,3 milioni di euro. Sono 65,9 i milioni di euro che versiamo allo Stato in tasse, voi caro Ministro ce ne date 15, direi che possa andar bene. Inoltre, gli occupati full time equivalent, che avevamo stimato in 1500, sfiorano le 2000 unità (esattamente 1948 FTE). Per quanto riguarda l'analisi storica dei dati a Torino, dal 2021 che è stato l'anno del COVID, a oggi, triplichiamo l'impatto economico sul territorio. L'impatto fiscale non triplica ma aumenta del 50%.

Abbiamo studiato anche l'impatto sociale. Abbiamo dato l'incarico a OpenEconomics, società che ha fatto studi analoghi per la FIFA e la FIGC, che analizza tutti gli investimenti dell'Istituto per il Credito Sportivo e di Sport e Salute, che lavora per grandi società come Enel, ENI e Terna. Questo studio valuta solo gli effetti diretti sulla società. L'impatto sociale sul territorio è stimato in 266 milioni di euro. Il valore dei benefici esprime la forza dell'impatto sociale dell'evento. L'altro dato fondamentale è lo SROI, il ritorno sociale sugli investimenti, che esprime l'efficienza dell'evento, ovvero quanto si moltiplica in impatto sociale ogni euro investito nell'evento. Di questi 266 milioni il 40% è addebitabile alla spinta che genera per la pratica sportiva, generando benessere collettivo e risparmio sulla spesa sanitaria. Questo dato è amplificato dal fatto che il tennis non è uno sport come gli altri, sappiamo che tanti studi scientifici lo classificano come lo sport che allunga di più la vita e inoltre consente una persistenza maggiore nel tempo della pratica.

Ci sono anche benefici da investitori esteri perché questa manifestazione attira capitali dall'estero. Cito due investitori su tutti, Nitto ed Emirates. I capitali degli investitori esteri arrivano alla FITP che li reinveste per lo sviluppo dello sport e creando ulteriori benefici sociali. Ce ne sono anche per gli spettatori perché assistere a una manifestazione di successo trasferisce un'immagine positiva del territorio e del Paese, crea orgoglio di appartenere a questo territorio, sviluppa senso civico e aumenta benessere complessivo. Così come per i turisti è più probabile che tornino più volte e soprattutto va valutato l'ulteriore benessere generato dalla possibilità di visitare un territorio di grandi ricchezze culturali come Torino e il Piemonte. Quello che mi dicono è che lo SROI di 4,7 è eccezionale. La media dei progetti del Credito Sportivo è di 2,5-3. Abbiamo citato alcuni benchmark riguardo allo sport in Inghilterra e la cerimonia di apertura di Cortina. Dalla stessa società era stata realizzata anche una stima ex ante per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024, che è più approssimativa e tiene conto di un valore degli investimenti, quelli necessari alla candidatura olimpica, molto alto e che agisce negativamente sullo SROI.

Abbiamo anche rating importanti in termini ambientali, sociali e della governance (ESG). È il primo anno che ci misuriamo su questo. La doppia A è un ottimo biglietto da visita, vogliamo essere seguiti da questa società per arrivare il prima possibile alla tripla A. Vogliamo anche che vengano analizzati gli Internazionali BNL d'Italia e il beneficio sociale complessivo di tutta l'attività tennistica in Italia.

Il terzo impatto, quello sportivo, fa riferimento al nostro movimento. Questa manifestazione impatta sui tesserati. Si vede chiaramente intorno al 2015 l'impatto positivo del padel, e nel 2020 l'impatto negativo del COVID. Poi un'ascesa nella pratica del nostro sport che non può che essere correlata alle Nitto ATP Finals.
C'è un impatto sportivo sugli atleti, Sinner genera emulazione. Abbiamo vissuto decenni pensando che l'Italia non avrebbe mai potuto esprimere un tennista di assoluto livello mondiale. Passo dopo passo, con una crescita costante, ci hanno dato una mano Fognini, Berrettini, poi Sonego, Musetti, Arnaldi, tutti i nostri ragazzi vedono che il sogno è là, finalmente a portata di mano.
Abbiamo vissuto una settimana straordinaria. Le nostre ragazze sono diventate vice-campionesse del mondo nella Billie Jean King Cup, e il mio pensiero va a Tathiana Garbin con cui vinceremo la battaglia più importante del prossimo anno. Nelle prossime settimane si giocano in Arabia a Gedda le Next Gen ATP Finals. Su otto giocatori ci sono due italiani, Cobolli e Nardi. Non c'è Musetti perché ha pensato di prepararsi ma sarebbe stato qualificato tra i primissimi, e il primo escluso perché una wild card viene data al giordano Shelbayh è un altro italiano, Luciano Darderi per cui abbiamo quattro italiani fra i primi dieci Under-21.

L'impatto sportivo avviene anche sulla classe che rappresento, noi dirigenti non potevamo nemmeno entrare nei circoli sportivi, adesso ci fermano per la strada, ci fanno complimenti. Questo ci dà forza ed entusiasmo, saremo chiamati a moltiplicare i nostri sforzi. Ci chiamano amministrazioni locali, comunali, regionali di tutta Italia, hanno scoperto il valore di quello che facciamo, del prodotto che vendiamo, e questo apre un ventaglio di opportunità a noi sconosciute in tutte le regioni d'Italia.
C'è anche un impatto positivo sul nostro staff. Stante la forza e l'inossidabilità del nostro rapporto con Sport e Salute, crediamo di essere capaci di organizzare un grande evento. Questa è stata la consacrazione del nostro staff che ringrazio, molto di più di quanto fatto in passato, a cominciare dal direttore generale Marco Martinasso, senza il quale mi vengono i brividi a pensare a cosa sarebbe successo in queste tre edizioni delle Finals. Abbiamo uno stato di benessere e di entusiasmo generalizzato che crea un maggior valore del nostro prodotto, e questo crea a cascata anche maggiori risorse nella disponibilità della FITP che non deve cambiare obiettivi. Noi avremo una vita diversa se nei prossimi anni avremo un giocatore stabilmente tra i primi 2-3 del mondo, uno di quelli che ogni anno partono per vincere gli Slam, la Coppa Davis, gli Internazionali BNL d'Italia, le Nitto ATP Finals. Abbiamo fatto un piccolo passo in avanti, ma noi dirigenti dobbiamo già pensare al dopo Sinner, a quello che succederà quando Jannik tra quindici, vent'anni, non sarà più al top. Ci aspettano anni di grandi successi, ma è fondamentale continuare a porre le basi perché questo bellissimo volo possa continuare anche dopo, non dobbiamo essere un fenomeno transitorio, passeggero, strettamente legato ai successi di Jannik. Perciò vogliamo usare queste risorse in tre modi chiari.

Primo: tennis e padel nelle scuole. L'anno scorso abbiamo investito 6 milioni, quest'anno ne investiremo 8. Insegneremo questo bellissimo sport a oltre 400 mila bambini e vogliamo andare velocemente verso il milione. Li faremo entrare nelle nostre strutture sportive, le nostre società sono anche un bel nucleo di aggregazione sociale che completa la formazione dei nostri ragazzi.
Secondo: l'impiantistica. Siamo molto più presenti nelle grandi città, mentre dobbiamo inseguire il calcio nei comuni medi e piccoli. In ogni paese d'Italia c'è un campo da calcio, c'è una squadra. Noi siamo sotto il 50%. Noi vogliamo fare investimenti nell'impiantistica pubblica, aperta a tutta la cittadinanza. Abbiamo individuato due comuni della città metropolitana di Torino, Volvera e Frossasco, realizzeremo due campi da tennis e due da padel e li avvieremo gratuitamente con corsi aperti a tutta la cittadinanza.
Il terzo è una novità assoluta. In questi anni non abbiamo mai alzato le nostre quote federali, che ora sono molto più basse di nostri competitor all'estero come i francesi. Dobbiamo trasformare il benessere generalizzato in benessere percepito per le nostre società. Noi aboliremo, per la prima volta nella storia, tutte le tasse per l'iscrizione ai campionati giovanili e ai campionati a squadre. Non si pagherà più niente per iscrivere la squadra, per le società sarà gratuita anche l'organizzazione di qualunque tipo di torneo, da quelli internazionali a quelli per non classificati e per amatori. Completo dicendo che le società virtuose non pagheranno né la tassa campo né quella di affiliazione. Un bel taglio alla burocrazia e ai costi per cercare di far diventare questo sport ancora più popolare.

Andrebbe studiato, infine, anche l'impatto sui media. Non è mai successo che il tennis imponesse alle grandi tv nazionali di cambiare palinsesto, è successo nei giorni scorsi e oggi la finale andrà in diretta su Rai 1. Sinner sta facendo diventare il tennis un fenomeno nazional-popolare. Poi ci sono le rassegne stampa, che ogni giorno superano le 200, 250 pagine. A nome della Federazione, degli enti federali, grazie per tutto quello che avete scritto di bello su Sinner, sul tennis e su questa manifestazione che oggi si chiude”.

IL FUTURO DELLE Nitto ATP FINALS IN ITALIA – Infine, il Presidente Binaghi ha parlato del futuro delle Nitto ATP Finals che potrebbero restare a Torino oltre il 2025, scadenza dell’accordo attualmente in vigore: "Secondo me questo è il momento della responsabilità, credo che ci siano tutte le condizioni perché cominciamo a muoverci e a fare una proposta che sia migliorativa. Partiremo naturalmente da Torino perché la riconoscenza è un valore fondamentale. Partiremo consultandoci con Governo, Regione, Comune, con Nitto, l'ATP, arriveremo anche al Circolo della Stampa-Sporting. Non so dove, non so per quanto, ma le ATP Finals in Italia non finiranno nel 2025. Tutti devono fare la loro parte, contro di noi ci sono gli arabi, le più grandi nazioni, grandi capitali mondiali. Io parto da qui, parto da Torino che si è abituata a questa manifestazione. Ieri c'era la fila nei bar per vedere la partita di Sinner. Tante città in Italia si sono accorte che qui succede qualcosa di importante. Ma io parto da qua e questa partita la vinco".

GLI ALTRI INTERVENTI – Dopo Binaghi, a prendere la parola è stato Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino: “Innanzitutto, grazie a Binaghi di aver creduto nella possibilità di costruire un evento come quello di quest’anno. Era difficile riuscire a fare meglio. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato – certamente la Regione, la Camera di Commercio, la FITP – è stato fatto un eccellente lavoro di squadra. Grazie all’intera città: tassisti, personale che ha trasportato le persone, ristoranti. Tutto quello che si è mosso a Torino, intorno all’evento sportivo, è funzionato al meglio. Questi eventi hanno certamente uno scopo che è quello di vedere i campioni del più alto livello mondiale ma hanno anche un’importante ricaduta sui giovani. Capita di voler provare una disciplina dopo aver visto giocare uno di questi campioni e oggi abbiamo bisogno di promuovere la pratica sportiva tra i giovani, soprattutto tra quelli più fragili che hanno meno opportunità di altri. D’altro canto, questi eventi sono anche un’occasione di grande visibilità internazionale, i numeri parlano da soli. Questo può stimolare il sistema socio-economico torinese a fare un ulteriore salto di qualità relativamente alla consapevolezza di essere dentro una città che può ospitare grandissimi eventi. Un’attenziona particolare, l’abbiamo voluta dare quest’anno al tema della sostenibilità ambientale. Lasciatemi ringraziare il Partner Nitto col quale abbiamo dato vita ad un progetto dedicato. Siamo molto impegnati su questo tema, un qualcosa che riguarda la vita di ciascuno di noi, e non a caso tra qualche giorno la città di Torino andrà a presenziare alla Cop28 di Dubai, la Conferenza Mondiale sul clima. Ci attende una straordinaria finale che mai ci saremmo aspettati, conclusione di un evento perfetto, di una organizzazione perfetta, una situazione che non ha avuto nessuna sbavatura. Dopo questa edizione 2023, ci sarà l’edizione 2024 che sicuramente sarà un anno pazzesco per Torino perché oltre alle Nitto ATP Finals, che dovranno fare ancora meglio e non sarà facile, a Torino avremo per la prima volta l’arrivo del Tour de France, avremo la partenza del Giro d’Italia, avremo il ritorno del Salone dell’Auto, avremo l’Assemblea Nazionale dell’Anci, avremo la Final 8 di basket: sarà un lungo anno di grandi eventi che porterà certamente Torino al centro delle cronache nazionali e internazionali ma che metterà ad ulteriore prova la nostra, secondo me, efficace esperienza organizzativa”.

Sempre in rappresentanza delle istituzioni locali, la parola è passata quindi ad Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte: “Grazie al Presidente Binaghi, al Ministro Abodi e al nostro piemontese Ministro Zangrillo. Questa conferenza ci consente di tracciare non soltanto il risultato dell’evento di questo anno, ma di ancorare il discorso a un triennio. Un triennio che ci fa capire quanto sia importante per il nostro Paese avere per più anni eventi come questo, una volta che li abbiamo ottenuti. Le ricadute, infatti, sono triplicate rispetto al 2021. È vero che non c’è la bolla del covid e abbiamo dei costi in meno ma, anno dopo anno, abbiamo capito come spendere meno e ottenere di più. Il segreto è il lavoro di squadra: solo quando ognuno fa la sua parte si ottengono questo tipo di risultati. Un lavoro che facciamo in stretto contatto con il Comune: mi preme ringraziare Chiara Appendino per il lavoro fatto negli anni precedenti al 2021 – ovvero nell’attesa di avere la prima edizione delle Nitto ATP Finals – e naturalmente Stefano Lo Russo per questi anni che ci hanno visto migliorare costantemente nei risultati ottenuti. Siamo sabaudi e siamo felici quando c’è la dimostrazione che le risorse pubbliche investite hanno un ritorno di questa portata. Un ritorno che non va solo al cuore degli italiani, con la possibilità di vedere un italiano in finale, ma va all’economia di questo territorio. Ieri ero sul Lago Maggiore per un evento e mi è stato raccontato che alcuni Hotel a 5 stelle hanno prolungato l’apertura rispetto al solito per agganciare le Nitto ATP Finals. Questo è un risultato significativo, visto che il Lago Maggiore è a 200km da Torino. Una testimonianza di come gli effetti di questa manifestazione siano geograficamente larghi e lunghi nel tempo. Non possiamo poi non pensare al ritorno di immagine per il territorio: tutte le tv collegate fanno promozione e danno credibilità alla nostra Regione. Quando abbiamo chiuso il contratto per ospitare il Tour de France, l’essere gli organizzatori delle Nitto ATP Finals è stata una patente di credibilità enorme. La patente di credibilità, come quella della macchina, scade. Non potevamo più andare avanti con la patente del 2006. Non si può vivere di ricordi. Era necessario rinnovare la patente ed è quello che le Nitto ATP Finals ci hanno permesso di fare. Questo ci permette di essere credibili per acquisire altri eventi. Investire sui grandi eventi, sui grandi campioni, è importante perché ci porta risorse per investire anche sugli sport di base, sulle società. Chi crede che le due cose siano incompatibili, ha una visione miope. Non posso quindi che essere soddisfatti di quello che abbiamo raggiunto. Quando ricevi tutti questi complimenti, quando chi paga – ovvero chi acquista i biglietti e gli sponsor che investono – è felice, allora significa che si è lavorato bene e le cose funzionano. Vogliamo continuare a investire su questo evento nei prossimi anni. In ultimo, ringrazio il Ministro Abodi per l’attenzione di ieri, di oggi e di domani verso la nostra Regione. Stiamo facendo un grande lavoro. Crediamo di avere le carte in regola per proseguire ma lo vogliamo dimostrare con serietà, mantenendo gli impegni presi e restando nei costi previsti. Ci stiamo riuscendo, siamo tra le poche Regioni virtuose che, quando organizzano un evento, riescono a conservare delle risorse economiche. Ringraziamo tutti quelli che stanno lavorando a questo evento e tutti i volontari. Ce ne sono tantissimi, che lavorano al freddo. E sono importanti esattamente come Sinner”.

L’intervento conclusivo è quindi spettato ad Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: “Ringrazio Zangrillo e i tanti compagni di viaggio di questa avventura che speriamo di portare avanti con onore e risultati in linea con quelli ottenuti fino a oggi. È importante ricordare il percorso fatto. Quando il 6 giugno 2019 sono entrati nella mia stanza io non sapevo nulla. Loro hanno lanciato una sfida per me indecifrabile, e ho avuto la sensazione che fosse indecifrabile anche per loro perché lanciata in condizioni particolari: un libro bianco da scrivere per intero, in cui bisognava immaginare numeri di fronte a responsabilità che ognuno di noi stava assumendo. La risposta, per impulso, pur non avendo compreso tutto, è stata subito sì. E questo sì lo hanno detto tutte le istituzioni di quel tempo e hanno continuato a dirlo. Io non ho mai visto una velocità di attuazione di tutte le procedure burocratiche come quelle che si sono manifestate in quell'occasione, a conferma del fatto che quando c'è una comunione d'intenti si riescono a fare cose che di solito restano prigioniere delle pieghe della burocrazia. Quando c'è una volontà e una tenacia nel voler raggiungere un obiettivo ce la si può fare. Non è sempre così, dobbiamo ammetterlo, ma mi auguro che la forza esemplare di questa esperienza aiuti anche gli altri a trovare il coraggio per trovare quella sintonia che è il presupposto per raggiungere obiettivi grandi e piccoli. Quello che merita di essere sottolineato, è che questo avvenimento non è fine a sé stesso e non è appeso nel nulla: è la punta più evidente ed esplicita di una strategia federale per quello che è stato costruito nel tempo, frutto di un'idea e di una visione e di una pianificazione, perché nulla si inventa. Qui sembra che tutto sia il frutto di studio e analisi che dà un senso logico nel volersi migliorare anno dopo anno: dai tesserati, agli associati, all'impiantistica, la responsabilità sociale, i numeri, la comunicazione, la lungimiranza con cui questa federazione da quasi 15 anni sta costruendo la sua strategia. Aver capito la forza del padel, l'investimento nella scuola: se facciamo la somma di tutti gli investimenti di tutte le altre discipline sportive nella storia del Coni, non si è mai raggiunto un livello simile, perché per raggiungere dei risultati e delle soddisfazioni bisogna investire e coltivare la terra ogni giorno e la FITP lo fa in un modo che a me piace ancora di più: una modalità impersonale. Non c'è esaltazione dell'io, ma della squadra di cui il Presidente è l'espressione, una testimonianza del modo utile di rappresentare una nobiltà di numeri riportando in una dimensione oggettiva la dimensione di questo movimento che non si deve paragonare a niente ma che può essere un riferimento per tutti, ognuno nella sua dimensione, perché non tutti riescono ad avere una prospettiva quantitativa ma tutti abbiamo il dovere di inseguire obiettivi qualitativi. Ed è quello che la Federazione fa. Risultato di tutto questo, ancor prima dei numeri, è la reputazione e la credibilità, è questo ciò di cui ha bisogno lo sport italiano, così vengono promosse e di questo ha bisogno lo sport italiano. Quel che conta è la reputazione. Che non dipende solo dagli atleti vincenti, ma perché ci arriviamo con un senso logico. Qui non c'è l'idea dell'eccezionalità, abbiamo scoperto un campione per fortuna, ma qui c'è una scuola che va avanti nel tempo e che si alleva su un disegno federale, un'intraprendenza di imprese sportive private che non si manifestano solo nel partenariato pubblico privato di eventi come questi ma nella crescita complessiva di un intero movimento.

Questo non è più un grande avvenimento ma è un evento di eventi dentro al quale convivono contenuti diversi: la notte del tennis, la relazione tra lo sport e la cultura, musica, arte. Sono rimasto davvero stupito. Bisogna guardare al futuro con fiducia, con la stessa capacità di visione che avevano quando sono entrati nella stanza del credito sportivo pro tempore, non nitida, ma che ha portato tutti noi ad allinearci e collaborare. Credo ci siano tutte le condizioni per poter andare avanti e sono condizioni che non si sono verificate solo quest'anno, che sarà perfetto al di là del risultato del campo, perché l'affermazione sportiva di Jannik non dipende dalla vittoria ma dall’esser riuscito giorno dopo giorno anche riuscendo a superare le critiche ingenerose dei giorni scorsi con la consapevolezza che quella fosse una scelta giusta che solo in pochi hanno saputo decifrare. Quello che conta è la crescita di un movimento, e ce lo riconosce in qualche modo Sky che ha sempre prestato attenzione al tennis ma anche Rai con Rai Uno che manda in onda questo evento che è paragonabile a una partita della Nazionale di calcio. Dico noi, anche se mi metto a lato di chi lavora ogni giorno a questo evento, perché noi ci siamo meritati di andare avanti nei momenti di difficoltà, quando non ci credevano in molti, nei momenti di difficoltà del 60% della capienza a 48 ore dall'evento. Lì si è dimostrata maturità, capacità, lungimiranza, tenacia, perseveranza, visione. Che sia davvero d'esempio per tanti di noi, ripeto, non nella dimensione quantitativa perché abbiamo tante federazioni e discipline sportive associate, qualcosa è più grande del tennis, qualcosa è più piccolo, ma ognuno può prender questo evento come esempio, perché l'obiettivo è uno: migliorare, crescere, allargare la base sportiva, questo è il grande risultato. Non so se più o meno importante
che un giorno diventi il n.1, ma l'idea che oggi più di mezzo milione di persone, con un tasso di crescita significativo, faccia sport grazie al tennis e al padel è la dimostrazione plastica di ciò che la Costituzione recita, oggi qui c'è la dimostrazione che lo sport è in Costituzione”.

UN SUCCESSO CONDIVISO CON GRANDI PARTNER – Se le Nitto ATP Finals si sono confermate ai vertici per la qualità dei servizi e dello spettacolo offerti, il merito è certamente da condividere con i partner che hanno affiancato e sostenuto in questo ‘viaggio’ FITP e ATP. Grandi aziende che storicamente sono al fianco del tennis, alle quali se ne sono aggiunte altre in questo 2023. Accanto a Nitto, Title Partner dell’evento, e a Intesa Sanpaolo, ancora una volta Host Partner delle Nitto ATP Finals, Emirates e Lavazza si sono confermate Platinum Partner del torneo insieme a Lexus, new entry della terza edizione piemontese del torneo. Tra i Gold Partner la novità è stata l’ingresso di Haier, che è andata così ad affiancare EA7 Emporio Armani, Pepperstone, Rolex e Valmora. Tra i Silver Partner, invece, hanno rinnovano il loro sostegno al torneo Asti DOCG, Dunlop, Iren, Italgas, Rexona, Vechain, Xerjoff ai quali si sono uniti – per la prima volta – Longi e IP. In qualità di Bronze Partner si è rinnovata la collaborazione con Rinascente e Torino Outlet Village mentre come Official Supplier si sono confermati DAO, Gattinoni, Technogym, TicketOne, Turismo Torino e Provincia e Thomas Lyte. Sul fronte Media Partner, da quest’anno a La Gazzetta dello Sport, La Stampa, RAI, Sky e TuttoSport si è aggiunta RTL 102.5. Infine, altra novità della terza edizione torinese delle Nitto ATP Finals, è stata la Partnership Istituzionale con il Ministero del Turismo.