Lo spagnolo diventa il terzo uomo nell’Era Open a salvare un match point e vincere una finale Slam
 

Carlos Alcaraz ha conquistato il suo quinto titolo del Grande Slam in modo drammatico domenica al Roland Garros, dove ha salvato tre match point per superare il rivale Jannik Sinner con il punteggio di 4-6, 6-7(4), 6-4, 7-6(3), 7-6(10-2), diventando così il terzo uomo nell’Era Open a salvare almeno un match point e vincere poi una finale Slam.

Questa finale è stata l’ultimo e più elettrizzante capitolo di una delle rivalità più affascinanti del tennis moderno. Alcaraz e Sinner, che si sono affrontati per la prima volta al Masters 1000 di Parigi-Bercy nel 2021, non si erano mai sfidati prima in una finale Slam. L’attesissimo duello non solo ha mantenuto le aspettative, ma ha fatto la storia, diventando la finale più lunga di sempre al Roland Garros con una durata di 5 ore e 29 minuti.

Alcaraz si unisce a Gaston Gaudio (Roland Garros 2004 contro Coria) e Novak Djokovic (Wimbledon 2019 contro Federer) come unico altro uomo ad aver salvato match point in una finale Slam e aver poi trionfato. Inoltre, è diventato il nono tennista nell’Era Open a rimontare da due set sotto per vincere una finale Slam.

 

La partita ha raggiunto l’apice nella parte finale del quarto set e di nuovo negli ultimi scambi del quinto. Sotto 3-5, 0/40 nel quarto set, Alcaraz ha mostrato la sua leggendaria grinta salvando tre match point sul proprio servizio, per poi brekkare Sinner nel game successivo e ribaltare completamente l’inerzia dell’incontro.

Con il boato assordante del Court Philippe-Chatrier nella notte parigina, il 22enne ha dimostrato ancora una volta la sua tenacia nel set decisivo. Dopo aver fallito l’occasione di servire per il match sul 5-4, Alcaraz si è ricompattato e ha dato tutto nel primo tie-break al quinto set della storia del Roland Garros, esibendo nervi d’acciaio. Con questo successo, diventa solo il terzo uomo in questo secolo a difendere con successo il titolo a Parigi, dopo Gustavo Kuerten e Rafael Nadal.

Dopo oltre cinque ore di battaglia, Alcaraz ha giocato il suo miglior tennis nel tie-break finale. Con la pressione alle stelle, ha piazzato quattro vincenti, incluso quello sulla palla del match: un passante di dritto lungolinea in corsa che ha lasciato Sinner immobile, mentre la pallina atterrava dentro la linea.

«Voglio solo ringraziare tutto il mio team e la mia famiglia», ha detto Alcaraz. «Ho il privilegio di vivere esperienze incredibili con voi. Sono stato fortunato ad avere tante persone arrivate da Murcia per supportarmi. Il vostro sostegno oggi e durante queste due settimane è stato fantastico. Questa coppa è anche vostra, grazie di cuore.»

 

🏆🏆🏆🏆🏆
Make that 5 Slams…

AFTER A 5-SET BATTLE, THE DEFENDING CHAMP STRIKES AGAIN, VAMOOOOS 👊 🔥@rolandgarros #rolandgarros #alcaraz pic.twitter.com/pxLjlQZdHg

— ATP Tour (@atptour) June 8, 2025

Al termine della partita, Alcaraz è crollato a terra prima di abbracciare Sinner, in segno del grande rispetto reciproco tra i due. Il 22enne vanta ora un incredibile record di 13-1 al quinto set. In netto contrasto, Sinner scende a 6-10 nei set decisivi e resta senza vittorie nei match oltre le 3 ore e 50 minuti (0–7).

«Prima di tutto, Carlos, congratulazioni. Una prestazione incredibile, una battaglia incredibile, tutto incredibile», ha detto Sinner durante la premiazione. «A te e al tuo team, grande lavoro. Sono molto felice per te, te lo meriti. È più facile giocare che parlare adesso. Grazie al mio team per avermi aiutato ad arrivare fin qui. Abbiamo dato tutto. Tempo fa avremmo firmato per essere in questa posizione, quindi resta un torneo straordinario, anche se adesso è difficile da accettare.»

Questa vittoria rappresenta il 37mo successo stagionale per Alcaraz, che allunga il suo vantaggio negli scontri diretti contro Sinner a 8-4, avendo vinto gli ultimi cinque incontri. Lo spagnolo mantiene anche un record perfetto nelle finali Slam (5–0). Con questa vittoria, diventa il terzo uomo più giovane della storia a raggiungere cinque titoli del Grande Slam, dietro solo a Bjorn Borg (21 anni) e Rafael Nadal (22 anni).

Le rimonte da sotto di due set nelle finali Slam

 Result  Tournament
 Bjorn Borg def. Manuel Orantes  1974 Roland Garros
 Ivan Lendl def. John McEnroe  1984 Roland Garros
 Andre Agassi def. Andrei Medvedev  1999 Roland Garros
 Gaston Gaudio def. Guillermo Coria  2004 Roland Garros
 Dominic Thiem def. Alexander Zverev   2020 US Open
 Novak Djokovic def. Stefanos Tsitsipas   2021 Roland Garros
 Rafael Nadal def. Daniil Medvedev  2022 Australian Open
 Jannik Sinner def. Daniil Medvedev  2024 Australian Open
 Carlos Alcaraz def. Jannik Sinner  2025 Roland Garros

Alcaraz era arrivato a Parigi in gran forma, dopo aver vinto i Masters 1000 di Monte-Carlo e Roma. Con il secondo Roland Garros in bacheca, entra in un ristretto club di giocatori — tra cui Thomas Muster (1995) e Nadal — capaci di vincere nello stesso anno più Masters 1000 su terra e Parigi. Dopo aver saltato il Masters 1000 di Madrid per un infortunio all’adduttore, è tornato in campo con alcune delle migliori prestazioni della sua carriera.

Ora lo spagnolo conta 20 titoli a livello ATP, diventando il primo giocatore nato negli anni 2000 a raggiungere questo traguardo.

Sinner, che cercava il secondo titolo stagionale e il 20º in carriera, puntava anche a un’impresa storica: dopo il trionfo agli Australian Open a gennaio, avrebbe potuto diventare il quinto uomo nell’Era Open a vincere tre Slam consecutivi.

L’italiano aveva sconfitto Novak Djokovic, tre volte campione a Parigi, in semifinale, ma non è riuscito a superare l’ultimo ostacolo. Era la sua prima finale Slam persa (ora 3-1). Adriano Panatta, vincitore nel 1976, resta l’unico italiano ad aver alzato la Coppa dei Moschettieri nell’Era Open.

Nonostante la sconfitta, Sinner conserva la vetta della classifica ATP con un vantaggio di 2.030 punti. Alcaraz, campione in carica, non ha potuto aggiungere punti, ma Sinner ne ha guadagnati 500 rispetto all’anno scorso, quando si era fermato in semifinale (sempre contro Alcaraz).

«È incredibile il livello che hai raggiunto», ha detto Alcaraz rivolgendosi a Sinner. «Conosco il lavoro che fai ogni giorno. È enorme. So quanto tieni a questo torneo e agli altri. Sono sicuro che vincerai, non una, ma tante volte. È un privilegio condividere il campo con te in ogni torneo, fare la storia insieme… Sei un’ispirazione enorme per i giovani, per tutti, anche per me. Grazie per essere una tale ispirazione. Ti auguro il meglio per tutto ciò che verrà.»

Nel primo set, molto combattuto, si sono giocati 11 break point in 10 game, di cui otto salvati. Sinner ha trovato ritmo col passare dei minuti, spingendo con forza dalla linea di fondo e mettendo sotto pressione Alcaraz, costretto anche a un medical timeout sul 4-5 per della terra entrata nell’occhio. Alla ripresa, l’italiano ha brekkato lo spagnolo chiudendo il set in 63 minuti.

All’inizio del secondo set Sinner ha continuato a giocare in modo aggressivo, portandosi subito sul 3-0. Sul 5-2 sembrava vicino al doppio vantaggio, ma Alcaraz ha risposto alzando il livello, avanzando spesso a rete e rimontando fino al 5-5. Tuttavia, Sinner ha mantenuto i nervi saldi e, con grande profondità nei colpi, ha conquistato il tie-break.

 
.

It All Adds Up

Nel terzo set, Alcaraz ha cambiato tattica, giocando più vicino alla linea di fondo e rispondendo in modo più aggressivo. Dopo aver subito il break iniziale, ha strappato il servizio decisivo nel decimo game, piazzando diversi vincenti di dritto.

Sotto 3-5 e 0/40 nel quarto, Alcaraz ha salvato il primo match point su un errore lungo di Sinner, poi l’italiano ha sbagliato una risposta sulla seconda e infine ha colpito in rete durante uno scambio da fondo. Salvati i tre match point, Alcaraz ha poi brekkato Sinner e vinto il tie-break per andare al quinto.

Nel set finale, Alcaraz ha avuto l’occasione di chiudere sul 5-4, ma è stato brekkato. Poi però si è trasformato nel tie-break decisivo, piazzando una serie di vincenti che hanno infiammato il pubblico. La precedente finale più lunga al Roland Garros era quella tra Wilander e Vilas nel 1982 (4 ore e 42 minuti). Il match di Alcaraz e Sinner ha superato quel record di ben 47 minuti.

Lo sapevi?
Alcaraz e Sinner hanno vinto insieme gli ultimi sei titoli Slam. È anche la prima volta che Alcaraz rimonta da due set sotto per vincere.